“L’elemento più rilevante, che giustifica, da solo, ogni valutazione dell’area, è un unico esemplare di Liquidambar''

...pianeggiante con dislivelli negativi quando declina verso la ferrovia oppure con dislivelli positivi in corrispondenza di cumuli detritici di varia natura.

La superficie che dai cancelli di via Rossi si estende tra la mura di cinta che separa dalla Ferrovia a Nord-est e dal deposito dell’Arsenale ad Ovest, mentre a sud è delimitata dai capannoni industriali; ad oggi presenta una copertura arborea-arbustiva pari al 90% della stessa.

Un censimento vegetale, effettuato andantemente e solo a titolo quantitativo e comunque incompleto, ha evidenziato la presenza di almeno 75 specie, di cui 27 arboree, 16 arbustive e 32 erbacee/rampicanti, appartenenti a 50 famiglie diverse. Questo basta per dare una vaga idea della biodiversità che è andata ricostruendosi in questi 40 anni. Nell’area è accertata la presenza di caprioli, del tasso, di numerosi uccelli e, assolutamente non quantificata, la presenza di insetti di ogni genere e specie, Si tratta certamente di una copertura vegetale pioniera, ancora nello stadio giovanile ma in grado di ricoprire interamente la superficie e nascere, svilupparsi e trasformare i suoli (asfalto e stabilizzato) depositando una coltre di sostanza organica, già trasformata, di qualche cm e di sgretolare o infiltrarsi nelle superfici asfaltate rendendo possibile la creazione di una rete radicale che colonizza completamente la superficie. I boschetti sono formati prevalentemente da Olmi, Gelsi, Robinie, Pioppi tra le specie arboree con il corredo di Prugnolo, Pyracantha, Sanguinella, Rosa canina per la parte arbustiva, edera, muschi, sedum, per le piante coprisuolo, cambiando percentualmente la composizione a seconda del variare delle condizioni pedo-microclimatiche. L’elemento più rilevante, che giustifica, da solo, ogni valutazione dell’area, è un unico esemplare di Liquidambar messo a dimora nell’area probabilmente destinata a giardino/aiuola di rappresentanza dell’azienda, fatto confermato dalla presenza nell’immediata vicinanza di una Lagerstroemia plurifusto, un esemplare di Photinia, un gruppo di Chamaeciparis e due Cedri dell’Atlante. L’area presenta una copertura vegetale pari al 100% tanto che tutta l’area intorno all’esemplare non è facilmente percorribile. Tutti questi soggetti (Lagerstroemia, Cedri, Photinia) sono di notevoli dimensioni (circonferenze che vanno 1,80-2 m) per arrivare ai 4,20 m di circonferenza del Liquidambar con un'altezza pari a 18-20 m ma soprattutto un diametro d’insidenza della chioma pari a 28-30 m. Il portamento di quest’albero ha abbandonato la caratteristica forma piramidale (avendo probabilmente perso l’apice per motivi traumatici) sviluppandosi orizzontalmente con branche principali ad andamento sinuoso con circonferenze superiori al metro che al termine presentano delle reiterazioni che sono diventati singoli nuovi soggetti arborei. Anche nella parte apicale si sono sviluppate numerose punte che, viste da lontano, conferiscono alla chioma un portamento emisferico di grande suggestione.